Contemporanea #3

La piattaforma AR/S – Arte Condivisa della Fondazione di Sardegna presenta Confini, la terza edizione di Contemporanea: tre giorni di workshop e talk ad Alghero, nello spazio di Lo Quarter da venerdì 27 a domenica 29 settembre, con alcuni dei protagonisti del mondo dell’arte italiana e internazionale.

Curato da Giuliana Altea e Antonella Camarda e promosso in collaborazione con il Comune di Alghero, il progetto Contemporanea ha l’obiettivo di offrire opportunità di specializzazione, network e confronto per le future generazioni di artisti, curatori e professionisti delle arti visive, selezionati attraverso una call internazionale.

Gli ospiti di quest’anno sono Massimo Bartolini (artista), Monica Bonvicini (artista), Luca Cerizza (curatore), Hannah Gruy (curatrice e direttrice della galleria White Cube di Londra) Andrea Lissoni (direttore dell’Haus der Kunst di Monaco), Alessandra Troncone (storica dell’arte e co-curatrice della Quadriennale di Roma), Ilaria Turba (artista), Elena Zanichelli (storica dell’arte) e Giulia Zompa (critica e storica dell’arte).

Il termine confini nella lingua italiana racchiude sia il senso dei limiti fisici e geografici, della frontiera e del muro, sia quello delle barriere immateriali che dividono idee, punti di vista e posizioni ideologiche. Il confine come zona permeabile, quindi sensibile e potenzialmente aperta al conflitto, è un tema in perenne ridefinizione che dagli anni Sessanta abita l’arte contemporanea, incarnandosi in una molteplicità di pratiche.

 

 

Traces

Traces di George Georgiou e Vanessa Winship
21.06 – 30.09.2024

Il programma multidisciplinare di talk, lecture, eventi aperti al pubblico e workshop della sesta edizione di The Photo Solstice, include anche la mostra Traces di George Georgiou e Vanessa Winship, a cura di Marco Delogu e dedicata alla costa occidentale e alle aree interne della Sardegna.
 
Il progetto Traces è l’esito di un’esperienza di residenza e produzione fotografica sul territorio sardo, promossa dalla Fondazione di Sardegna e che rientra nel programma di AR/S – Arte Condivisa “Commissione Sardegna”, che negli anni ha portato sull’isola i fotografi Marco Delogu, Guy Tillim, Pino Musi, Paolo Ventura, Tim Davis e Olivo Barbieri, sostenendone la ricerca e producendo le opere.
 

Vanessa Winship e George Georgiou ci raccontano di una Sardegna non identificabile, in cui il contrasto fra i bianchi e i neri crea un’atmosfera sospesa dove impera un senso di isolamento e solitudine: «Abbiamo sempre pensato a questa parte del lavoro come a un punto di partenza, una prima parte. Le tracce di ciò che rimane e di ciò che viene lasciato alle spalle. Questo spazio intermedio, dove risuonano i ricordi».

Nelle fotografie in mostra, la natura sembra aver vinto sull’essere umano in uno scenario ribaltato in cui non è più l’anthropos ad interferire sulla Terra con la sua forza geologica, ma emerge un’apertura verso un tempo incerto e profondo, in cui la presenza umana invisibile è da un lato esiliata dal tempo, dall’altro è posta di fronte a esso nell’osservazione delle opere.

Ingresso libero dal lunedì al sabato, dalle 10:00 alle 20:00.

 
 

La Fondazione di Sardegna persegue scopi di interesse pubblico e utilità sociale. In particolare, promuove lo sviluppo socio-economico della Regione Sardegna assumendo partecipazioni in società bancarie e finanziarie operanti nell’area. Opera solitamente all’interno dei confini regionali, ma occasionalmente può estendere la sua attività all’esterno di questi, anche all’estero. Persegue i suoi fini in settori di intervento predeterminati attraverso l’attribuzione di finanziamenti o prestiti a progetti e iniziative di altri, o attraverso la promozione di progetti e iniziative propri svolti in collaborazione con altri soggetti.

ARS – Arte condivisa è una piattaforma dinamica di professionisti che fanno rete intorno alla Fondazione di Sardegna. Lanciato nel 2015, il progetto ARS svolge un ruolo di catalizzatore attraverso la produzione di mostre in cui il patrimonio artistico della Fondazione e quello delle istituzioni, organizzazioni e privati che afferiscono al network ARS convergono temporaneamente per rendere fruibile dal pubblico le loro opere. ARS svolge la sua funzione permanentemente attraverso una programmazione che comprende mostre temporanee in vari spazi nel territorio regionale, affidate di volta in volta a curatori diversi. L’obiettivo è investigare e proporre al pubblico nuovi punti di vista e approcci curatoriali originali, oltre a studiare e promuovere l’arte sarda dall’Ottocento a oggi. Affianca alle iniziative espositive anche attività legate alla produzione contemporanea, attraverso la commissione di opere, la promozione di incontri, conferenze, tavole rotonde, pubblicazioni editoriali e progetti di arte pubblica sul territorio.

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